È già noto che i/le pazienti affetti da Long COVID presentano frequentemente fatica e disturbi cognitivi come nebbia mentale, perdita di memoria e difficoltà nel linguaggio parlato e scritto. Questi sintomi impediscono ai/alle pazienti di proseguire normalmente le loro attività quotidiane e professionali; perciò, è importante trovare subito terapie che contribuiscano a ridurli o a eliminarli.
Qualche mese fa, in un altro articolo di blog , Altea ha illustrato gli sviluppi della ricerca citando uno studio imminente che avrebbe avuto l’obiettivo di testare un trattamento per ridurre la fatica. Lo studio è finalmente iniziato e sta analizzando un anticorpo monoclonale chiamato Temelimab. La ricerca è promossa da GeNeuro SA e sostenuta dal Governo svizzero. I/Le potenziali partecipanti possono ora candidarsi allo studio.
È partito uno studio svizzero sull'azione dell’anticorpo monoclonale Temelimab contro la fatica e i disturbi cognitivi.
Com'è strutturato lo studio?
Si tratta di uno studio clinico controllato randomizzato. Pertanto, dopo le fasi di reclutamento e screening i/le pazienti idonei/e verranno assegnati/e in modo casuale (i/le pazienti non possono scegliere il gruppo di appartenenza) a uno dei due gruppi seguenti: il Gruppo 1 riceverà il trattamento con Temelimab, mentre il Gruppo 2 riceverà un placebo (farmaco inattivo). Lo studio dura 6 mesi e il trattamento o il placebo saranno somministrati una volta al mese per un totale di sei volte.
Durante questo periodo verranno condotti test neuropsicologici per capire se il trattamento ha un effetto positivo sulla riduzione della fatica e dei disturbi cognitivi. Verranno inoltre valutati parametri come i punteggi di ansia e depressione, la compromissione funzionale, la qualità della vita oltre che la sicurezza e la tollerabilità di Temelimab per i/le pazienti affetti da Long COVID. Durante lo studio i/le pazienti saranno costantemente sottoposti a cure e controlli medici.
L'obiettivo dello studio è quello di analizzare l’efficacia del Temelimab nel trattamento di pazienti affetti da Long COVID che in passato hanno contratto un'infezione acuta grave da COVID-19 (ma che non sono stati ricoverati in terapia intensiva). Temelimab è un trattamento utilizzato in precedenza per rallentare la progressione della sclerosi multipla.
Perché Temelimab?
Il trattamento con Temelimab, un anticorpo monoclonale, colpisce una proteina (HERV-W-Env) che si è rivelata essere associata ad alcuni disturbi autoimmuni (come la sclerosi multipla) e che potrebbe spiegare la presenza di disturbi cognitivi e fatica. Questa proteina è stata rilevata anche in persone affette da Long COVID. Se il trattamento funziona, i/le pazienti affetti da Long COVID potranno essere sottoposti a un trattamento per ridurre o eliminare tali sintomi.
Parte il reclutamento: i centri di studio sono alla ricerca di partecipanti!
Lo studio è attualmente condotto in vari centri svizzeri:
- Clinica per la riabilitazione neurologica e la paraplegiologia REHAB di Basilea
- Ospedale universitario di Berna
- Ospedale universitario di Ginevra
- Ospedale cantonale dei Grigioni
- Ospedale del Vallese, Centro ospedaliero del Vallese Romando
Il reclutamento è iniziato
I centri di studio stanno reclutando pazienti. Se volete partecipare allo studio, siete maggiorenni e siete affetti da Long COVID con fatica e disturbi cognitivi, potete candidarvi (per maggiori informazioni consultate il riquadro sottostante). Riceverete un appuntamento per il primo incontro, durante il quale verranno valutati i criteri di ammissibilità e, se idonei, potrete partecipare allo studio.
Lo studio è stato avviato a fine agosto 2022 e la raccolta finale dei dati è prevista per fine marzo 2023. Per i risultati invece dovremo aspettare ancora un po’ di tempo. La sicurezza e l'efficacia di Temelimab rappresenterebbero un enorme passo avanti per il trattamento del Long COVID.
Parlate di Temelimab con l'Altea Community
Nell'Altea Community parliamo di questo studio e del reclutamento. Se volete saperne di più, unitevi a noi!