Perché è coinvolta nel Consiglio di esperti di Altea?
Come biologa e naturopata, la mia figura professionale è radicata sia nelle scienze naturali che nei sistemi terapeutici e richiede l’interiorizzazione di un pensiero basato su dei cicli. Da tempo mi occupo in maniera approfondita di questa intersezione di ambiti e di capire come le conoscenze acquisite da un sistema possano essere utilizzate per un altro.
Anche da questo deriva la mia motivazione a partecipare al Consiglio di esperti di Altea: è interessante conoscere l’approccio e le esperienze altrui e, viceversa, esprimere anche le mie prospettive. Grazie a questo modo di pensare in reti, spero di contribuire allo sviluppo di concetti terapeutici per il Long COVID.
"Mi occupo di capire come le conoscenze acquisite da un sistema possano essere utilizzate per un altro."
Qual è la sua relazione professionale con il Long COVID?
Fin dall’inizio della pandemia mi sono occupata in maniera approfondita del Covid e ho informato il più possibile le mie e i miei pazienti e le persone che mi circondano. In poco tempo, anche il Long COVID è diventato oggetto di discussione. Dato che molte cose mi hanno ricordato i sintomi dell’influenza, dell’infezione da Epstein-Barr o dell’herpes zoster, ho iniziato a fare ricerche in questo senso. Ho esaminato la mia documentazione e le mie esperienze terapeutiche e valutato potenziali rimedi estraendoli dagli ambiti della fitoterapia e della micoterapia. Ciò che mi preoccupa in particolare è il motivo per cui il processo di guarigione dal Long COVID dura così a lungo rispetto alle malattie menzionate e quali sono le cause dei crash che si verificano continuamente con il Long COVID.
Petra Kamb, naturaopata e biologa. (Foto: Privata)
Che esperienze ha avuto finora con il Long COVID?
Finora solo pochi pazienti affetti da Long COVID mi hanno richiesto una visita, il primo all’inizio del 2021. Alcuni si sono completamente ripresi, mentre altri hanno registrato un miglioramento, ma risentono ancora degli effetti della malattia.
Ho molte più esperienze con persone che mi contattano già prima che siano passati tre mesi da un’infezione acuta da Covid. Nella maggior parte dei casi hanno i tipici "problemi da convalescenza", per cui non si sentono in forma e si stancano più rapidamente, spesso hanno tosse secca o mal di testa. In alcuni casi si manifestano i primi sintomi di Long COVID, come tensione o dolori nella zona del torace, spossatezza dopo uno sforzo minimo o crash improvvisi.
In questi casi, i miei mezzi terapeutici possono aiutare il processo di guarigione ed eventualmente contribuire a ridurre il rischio di problemi di lunga durata. Per me le osservazioni dei pazienti in questo contesto sono molto importanti. Consentono, infatti, di sviluppare ulteriormente la terapia e la mia comprensione della malattia.
"Oltre allo sviluppo delle terapie, è importante tenere conto della prevenzione."
Come guarda al futuro per quanto riguarda il Long COVID?
Penso e spero che svilupperemo terapie per il Long COVID e presumo che queste scoperte possano essere utili anche per molte altre malattie (infettive). A mio avviso, a tal fine è necessaria una maggiore apertura disciplinare per scoprire, collegare e infine sfruttare appieno i diversi trattamenti potenziali.
Di conseguenza, sostengo che, oltre alla terapia, occorre concentrarsi anche sulla prevenzione. Ad esempio, ritengo che gli strumenti terapeutici da me impiegati offrano la possibilità di rafforzare in modo mirato le persone colpite, di sostenere il sistema immunitario e di eliminare sostanze nocive senza un’elevata perdita di energia. Questo può influire positivamente sul processo di guarigione.
È importante parlare apertamente delle opportunità offerte dalle diverse discipline. Per questo motivo apprezzo molto anche il confronto all’interno del Consiglio di esperti di Altea.
A Petra Kamb piace andare in bicicletta, ma al suo passo. (Fonte: foto privata)
Cosa la appassiona come persona privata?
Per me tempo libero e lavoro non sono così distinti. Faccio molte ricerche su ciò che mi interessa a livello professionale anche al di fuori dell’orario di lavoro. Inoltre, mi piace andare in bicicletta o incontrare gli amici.
Sporadicamente e a seconda della stagione, dell’occasione e del tempo a disposizione, mi piace fare molte cose: lavori manuali ascoltando un podcast, preparare dolci, visitare una mostra e luoghi particolari o raccogliere funghi ed erbe aromatiche.
Petra Kamb è biologa e naturopata. Dirige uno studio di terapia complementare con specializzazioni in fitoterapia e micoterapia, nutrizione e shiatsu.
La raccolta dei funghi: un hobby proficuo. (Fonte: foto privata)